La cintura pelvica è costituita dall’osso sacro, l’osso dell’anca (ileo, pube e ischio) e il coccige. Sacro e coccige sono formati da 5 e 4 segmenti ossei fusi tra loro. Dai fori laterali dei segmenti sacrali fuoriescono i nervi spinali che vanno ad innervare molti muscoli degli arti inferiori partendo dai glutei fino ad arrivare ai muscoli del piede.

I glutei sono un muscolo comunemente trattato in terapia poiché una vita sedentaria porta ad una maggior presentazione di contratture in questa zona. Sono quindi strettamente correlati a squilibri pelvici e lombari e sono in grado di influire sulla deambulazione ed il mantenimento di una postura eretta. Altro muscolo importante che determina la stabilità e il movimento delle anche è il piriforme, al quale prestiamo particolare attenzione nei casi di tensione del nervo sciatico: alle volte infatti, se questo muscolo è in spasmo, può spingere a sua volta sul nervo sottostante dando sintomi simili a quelli di un’ernia discale.

Lo psoas è un altro muscolo che viene spesso valutato e analizzato per la sua capacità non solo di flettere l’anca e quindi influire sulla differente altezza tra un femore e l’altro, ma anche perché la sua tensione attraverso linee fasciali, influisce in modo secondario sull’altezza di spalle e braccia.

Quasi sempre durante l’esaminazione si osserva uno squilibrio pelvico del paziente. Noi Chiropratici spesso valutiamo tale squilibrio osservando la differenza di lunghezza tra una gamba e l’altra, che in molti casi viene usata come punto di riferimento per i progressi in terapia (ad eccezione di rare situazioni quando la malformazione è a livello anatomico e non puramente secondaria a scompensi meccanici).

La cintura pelvica protegge e racchiude organi importanti come la vescica, uretra, gli organi riproduttivi, e l’intestino retto. Questi organi sono sorretti da muscoli addominali e il loro carico è anche sostenuto dal pavimento pelvico.  Proprio per la loro vicinanza alla struttura ossea, è molto importante durante la prima esaminazione capire se il dolore lombare, sacrale o pelvico (qualora presente) è dovuto ad un aspetto puramente articolare, o secondario a problemi di natura viscerale. In sospetto di quest’ultimo caso, è possibile che il paziente venga indirizzato ad ulteriori test e analisi prima di ricevere trattamenti Chiropratici.

La categoria di pazienti che subisce maggiormente uno squilibrio pelvico è sicuramente quella delle donne in gravidanza e post-parto. La Chiropratica si presta molto nell’aiuto e sostegno di questi casi, ed i nostri trattamenti aiutano le pazienti ad arrivare con meno dolore e maggiore mobilità al giorno del parto.

In ogni caso, è sempre utile rafforzare i muscoli addominali e pelvici per migliorare la nostra postura e quindi prevenire o attenuare episodi di mal di schiena (allenando glutei e addome si rafforza il sostegno lombare e sacrale); inoltre esercizi di contrazione del pavimento pelvico migliorano alcune funzioni degli organi annessi, come ad esempio in casi di incontinenza urinaria, prolasso, o nella riabilitazione post-parto.

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