Mi trovo spesso, soprattutto dopo le prime visite, a dare al paziente dei “compiti” da fare a casa. Questo perché il nostro è un lavoro di squadra: il lavoro che viene fatto dal Chiropratico in studio, è il 50% dell’obiettivo finale, e il restante 50% viene dall’impegno che il paziente pone nel raggiungere il proprio benessere.
Bisogna pensare che la maggior parte dei dolori articolari sono causati da qualcosa che gradualmente, giorno dopo giorno, è andato storto e si è accumulato nel tempo… come si può quindi pensare di poter risolvere il nostro problema con visite settimanali/mensili se poi torniamo a casa e adottiamo le stesse sbagliate abitudini di sempre?
Ecco qui elencati i più comuni accorgimenti che suggerisco ai miei pazienti:
- Borsa dell’acqua calda:
Spesso i sintomi articolari si presentano con tensioni muscolari, dato che ossa e muscoli sono strettamente uniti tra di loro, per noi Chiropratici l’aggiustamento vertebrale o articolare è facilitato quando un muscolo è meno in tensione.
Nella mia esperienza le tensioni muscolari più comuni, e quindi le aree dove frequentemente consiglio di mettere la borsa dell’acqua calda a fine giornata sono: il trapezio (quindi nella zona che va tra la spalla e il collo), gli estensori lombari della colonna (quindi nella zona lombare posteriore, lo spazio tra il bacino e le costole), e i glutei.
Se il paziente si presenta anche con problemi del sonno, l’applicazione della borsa di acqua calda prima di coricarsi può essere di aiuto.
Ovviamente ogni caso è differente, e ci sono delle presentazioni in cui la termoterapia non aiuta, ma quando si parla di una semplice tensione muscolare da sciogliere giorno per giorno, la maggioranza dei pazienti giova da questa applicazione.
In uno studio condotto su 87 pazienti di età tra i 20 e 50 anni che soffrivano di mal di schiena acuto, sono stati osservati tre gruppi di sperimentazione: il primo (termoterapia) è stato sottoposto a trattamento con borsa dell’acqua calda e naprossene, il secondo gruppo (crioterapia) è stato trattato con ghiaccio e naprossene e il terzo gruppo è stato trattato solo con naprossene, il tutto per una settimana.
I pazienti in termoterapia hanno riportato un dolore significativamente inferiore rispetto alla crioterapia e al controllo (p≤0,05). (Morteza et al, 2014)
Un’altra ricerca ha dimostrato che la terapia con una fascia termica fornisce riduzioni a breve termine del dolore e della disabilità nei pazienti con lombalgia acuta e fornisce un sollievo dal dolore significativamente maggiore dei dolori muscolari rispetto alla terapia del freddo (crioterapia). (Malanga et al, 2015)
- Pallina da massaggio:
Al contrario di altre palline morbide come le palline per la riabilitazione del polso, questa pallina da massaggio è rigida e a volte ha anche delle “puntine”. Pure questa viene utilizzata come rimedio giornaliero per sciogliere la tensione muscolare, ma poiché fa leva sul peso del corpo, è ovviamene più dolorosa da utilizzare rispetto alla borsa dell’acqua calda.
Viene solitamente applicata tra la parte contratta del corpo e una parete o un pavimento e l’utilizzo è molto efficace per aree facili da esporre come la zona scapolare, il gluteo, la pianta del piede, e la coscia laterale (benda iliotibiale). Una volta individuata una contrattura nella fascia muscolare, e posizionato la pallina tra questa e una superficie su cui appoggiare il peso del corpo, basta muoversi leggermente in basso, in alto, a destra o sinistra, lavorando per qualche minuto sulla contrattura.
Molti pazienti sono contenti di poter utilizzare questo attrezzo, poiché è talmente piccolo e semplice da trasportare che possono anche fare l’esercizio nel luogo di lavoro.
- Stretching dei pettorali:
E’ molto comune per chi soffre di dolori al collo, spalle e mal di testa, avere l’abitudine di ruotare le spalle in avanti. Al giorno d’oggi questo è sempre più frequentemente osservato, proprio per il gettonato utilizzo di telefonini, tablet o computer che ci portano con il nostro collo e le spalle in avanti verso lo schermo.
Per chi lavora al computer consiglio almeno una volta ogni ora di sgranchirsi le gambe, fare una breve camminata, e procurarsi se possibile una sedia che abbia anche il poggiatesta, in modo da assicurarsi che schiena e collo siano sulla stessa asse durante le ore lavorative.
Dopo la prima esaminazione, se riscontro una rotazione anteriore delle spalle accompagnata da tipiche contratture dei pettorali, consiglio anche di praticare uno stretching molto semplice da fare a casa o in ufficio per 3 sessioni consecutive di 30 secondi: il paziente deve porsi col braccio piegato a 90 gradi contro una porta aperta, e sporgendosi in avanti col corpo va a tirare e quindi applicare un allungamento sulla parte del pettorale contratto.
- Materasso o guanciale da sostituire?
Questa opzione viene valutata soprattutto se il sintomo è peggio al mattino, come ad esempio un dolore al collo che migliora a fine giornata ma che avvertiamo subito al risveglio, oppure un mal di schiena che viene quando ci corichiamo. Per quanto riguarda il cuscino, spesso è un problema di “troppo alto o troppo basso”: bisogna pensare che il collo deve essere in asse con il resto della colonna quando dormiamo, altrimenti si creano contratture. Un discorso simile, ma riferito più alla posizione, si può applicare con pazienti che soffrono di dolore alla spalla, e che dormono a pancia in giù col braccio dolente sopra la testa: posizione sbagliata, sarebbe meglio coricarsi in posizione supina o sul lato non dolente.
Spero che questa lettura possa aver fornito consigli utili a chiunque si trovi in bisogno, ovviamente in caso di situazioni molto specifiche e particolari è sempre meglio consultare e prenotare una visita per discutere a fondo i vari accorgimenti da prendere.
Riferimenti generali:
- “The Efficacy of Thermotherapy and Cryotherapy on Pain Relief in Patients with Acute Low Back Pain, A Clinical Trial Study” Morteza Dehghan1 and Farinaz Farahbodcorresponding author2, J Clin Diagn Res. 2014 Sep; 8(9): LC01–LC04.
- “Mechanisms and efficacy of heat and cold therapies for musculoskeletal injury” Gerard A Malanga 1, Ning Yan, Jill Stark. 2015 Jan;127(1):57-65. doi: 10.1080/00325481.2015.992719. Epub 2014 Dec 15.