Lo scheletro dell’arto inferiore è diviso in più parti.

Iniziando dall’anca, troviamo l’articolazione tra osso iliaco e femore. Tali strutture sono tenute insieme da saldi legamenti e muscoli (tra cui lo psoas, il piriforme, i glutei) che sostengono, proteggono e permettono i movimenti.

Nei pazienti anziani comunemente avviene una frattura dell’anca o del femore, dovuta ad una fragilità ossea che contraddistingue e predispone questa fascia di età. Sempre nella stessa categoria di pazienti, è altrettanto frequente l’osteoartrosi con anche formazione di osteofiti intorno all’articolazione e riduzione della cartilagine.

I dolori all’inguine possono nascere nella fascia più giovane da uno squilibrio non solo osseo/articolare, ma anche muscolare: spesso infatti una fascia di muscoli è più contratta dell’altra (comunemente i glutei, gli adduttori, lo psoas, la banda ilio-tibiale) e, insieme ad un mancato allineamento del bacino, causano una catena di squilibri meccanici come dolore inguinale ad alzarsi, a camminare o durante l’allenamento.

Il dolore all’anca può avvenire anche a causa di tendiniti in seguito a traumi o uso eccessivo, come nello sport, o in caso di borsite trocanterica. Insieme a queste condizioni, non dobbiamo dimenticare che anche le strutture al di sopra e al di sotto dell’anca incidono sul suo funzionamento: un’ernia lombare, può causare debolezza e formicolio intorno al femore, come un’ iper-pronazione del piede può portare a alterazioni dell’articolazione.

Il ginocchio è formato dalle articolazioni tra femore, rotula, tibia e perone. Comune tra gli infortuni al ginocchio è la lacerazione parziale o totale di uno o più legamenti (crociato e/o collaterale), solitamente danneggiati nello sport. Altrettanto comune fra i traumi è la lesione ai menischi che avviene tipicamente come risultato di stress continui all’articolazione.
La caviglia si articola con il piede (circa 28 ossa), e spesso quello che avviene in queste strutture ha un grande impatto sulle articolazioni al di sopra come ginocchio, fianchi e colonna, anche se non sempre ne siamo coscienti. Molto e sempre più comune nel piede è il fenomeno di iper-pronazione, che spesso noi Chiropratici osserviamo proprio per la sua capacità di influire sul mal di schiena. A ciò si accompagna una tendinite del tendine di Achille, associata spesso alla fascite plantare, scaturita dalla contrazione e irritazione dei muscoli e tendini della pianta del piede. Ovviamente queste condizioni sono spesso correlate ad un aumento del peso che, facendo da sovraccarico anche alla colonna, scaturisce un circolo vizioso di dolore e infiammazione.

Anche nel piede è presente il fenomeno di artrosi, che soprattutto colpisce l’alluce, diventando valgo. Altre condizioni del piede e della caviglia sono di natura traumatica, metabolica, neurologica o vascolare, mentre noi Chiropratici ci focalizziamo sul migliorare l’aspetto muscolo-scheletrico e di allineamento.

Poiché un buon funzionamento dell’articolazione dipende anche dalle strutture circostanti, la Chiropratica si rivolge con uno sguardo ampio e complessivo nella terapia, non andando solo ad interagire su un unico blocco o problema, ma assicurandosi di rimuovere anche quelle interferenze per cui il problema può essere nato come fattore secondario.

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